Vasi greci del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte in mostra a Padova
Alcuni tra i più significativi vasi greci della collezione dei coniugi Michelangelo Merlin e Oplinia Hieke, custodita presso il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, sono ospitati fino al prossimo 31 maggio nelle sale espositive del Palazzo del Monte di Pietà a Padova, all’interno della mostra temporanea Verità rubate. L’arte della contraffazione.
L’esposizione, ideata da Luca Zamparo, Monica Baggio e Monica Salvadori, rientra nel progetto scientifico e didattico Cultural Legal Lab, che promuove la cultura della legalità nel campo dei beni culturali e la diffusione di buone pratiche per la loro salvaguardia.
Il confronto tra autenticità e imitazione
Attraverso il confronto tra manufatti autentici e imitazioni moderne, i curatori propongono una riflessione sulle mistificazioni che attraversano le società di ogni epoca e sull’importanza della ricerca della verità, dell’indagine sulle fonti e della trasmissione dei messaggi, soprattutto quando questi vengono diffusi mediante le opere d’arte.
I vasi greci esposti
La selezione di vasi greci originali prestata dal Museo comprende contenitori di produzione coloniale, creati nelle colonie greche dell’Italia meridionale. Tra questi:
- Tre vasi a figure rosse:
- Cratere a campana (vaso per mescere il vino) di produzione lucana, della bottega del Pittore di Pisticci (fine V sec. a.C.).
- Lebes gamikos (vaso rituale per le nozze) di ambito apulo (fine V sec. a.C.).
- Pelike (anfora) di ambito apulo (metà IV sec. a.C.).
- Due vasi in stile di Gnathia:
- Kylix (coppa per bere il vino) decorata con un cigno ad ali spiegate.
- Skyphos (contenitore per bere il vino) visibile al n.5.
- Stamnos (contenitore con coperchio) risalente al V sec. a.C.
Un progetto di collaborazione
La partecipazione del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte a questo innovativo progetto nasce nell’ambito del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Questa iniziativa si collega alla precedente esperienza del Museo nel Progetto Memo, dedicato alla digitalizzazione e valorizzazione della ceramica greca e magnogreca in Veneto, coordinato dalla prof.ssa Monica Salvadori e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio attraverso il bando Progetti di Eccellenza.
Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale del progetto:
Memo – Beni Culturali UNIPD.
Locandina della mostra
Link utili
- Mostra: Cultural Legal Lab
- Instagram: @cultural_legal_lab